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Fontana di compressione,
non firmata, XVIII secolo
Il vaso veniva riempito parzialmente d'acqua.
Mediante la pompa, l'aria contenuta nel vaso veniva compressa.
Togliendo la pompa e aprendo il rubinetto, l'acqua usciva dalla
sommità del tubo sotto forma di un alto zampillo a causa
della pressione esercitata dall'aria compressa. |
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Fontana di Erone, non firmata,
2/4 XVIII secolo
Con i due vasi parzialmente riempiti di liquido,
si versa altro liquido nell'imbuto laterale. L'aria contenuta nei
vasi viene quindi compressa e agisce a sua volta sul liquido contenuto
che zampilla, innalzandosi al di sopra della vaschetta posta alla
sommità dell'apparecchio. |
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Martello ad acqua, non firmato,
costruito dai fratelli Galli di Como, 2/4 XVIII secolo
Destinato a dimostrare un effetto acustico legato
alla rarefazione dell'aria, questo strumento consiste di una fiala
di vetro contenente un po' d'acqua e in cui l'aria è stata
rarefatta. Quando veniva scosso, "si esperimenta",
come scrive Giovanni Poleni, "che l'acqua suona, come suonano
li metalli percossi tra di loro". |
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Baroscopio,
non firmato, costruito da Angelo Sonda, 3/4 XIX secolo
Il baroscopio permetteva di mettere in evidenza
l'azione della spinta di Archimede nell'atmosfera, in analogia
con quanto avviene per i corpi immersi nei liquidi. Nell'aria libera
la bilancia è in equilibrio. Ponendola invece in aria rarefatta
la sfera di maggior volume scende mentre l'altra sale. Con la diminuzione
della pressione diminuisce infatti la spinta di Archimede che spinge
i corpi immersi in un fluido verso l'alto in proporzione al loro
volume. |
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Fontana nel vuoto, costruita da Girolamo Castelnuovo
di Como, 2/2 XVIII secolo
Il vaso veniva parzialmente riempito d'acqua
e posto in aria rarefatta sotto la campana di una pompa pneumatica.
Si vedeva allora l'acqua zampillare in alto fuori dal tubo, spinta
su dalla pressione dell'aria interna diventata superiore alla pressione
esterna. |
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